Come Scegliere il filamento per la stampante 3D

Come scegliere il filamento per la stampante 3d?

Il tutto è nato dal famoso progetto open source RepRap che ha portato molte persone alla creazione di stampanti 3D per uso domestico. Queste stampanti effettuano la stampa su di un fondo piatto, livellato e di varie dimensioni sciogliendo un filo. 


I tipi di filamenti per le stampanti 3D sono distinti principalmente da due fattori da tenere in considerazione:

  • Dal loro diametro che può essere di 1.75 mm o 3 mm;
  • Dalla loro composizione chimica.

Per scegliere il filo per la propria stampante bisogna innanzitutto valutare la propria esperienza con essa: ci sono infatti fili che sono molto difficili da usare i quali, se non si regola bene la stampante, tendono a staccarsi dal fondo quando si va a depositare o, peggio ancora, possono dare problemi quando la stampa ha raggiunto una certa percentuale di completamento. Oltre al tipo di filo bisogna far attenzione anche al diametro dello stesso: gli estrusori più diffusi possono ospitare fili da 1.75 mm o 3 mm e bisogna quindi far attenzione a questo valore quando si acquista il filamento. Un’altra cosa importante è la qualità del materiale con cui è prodotto il filo, chiaramente questa non è una cosa che si nota “a occhio” ma già dal prezzo ti puoi fare un’idea, oppure verificando il produttore.

Elenco adesso alcuni tipi di fili che si possono trovare in commercio con la loro difficoltà di stampa e alcune caratteristiche.

Filamento in PLA

Scegliere fili per stampante 3D-TPU

Il PLA (Acido Polilattico) è, insieme al ABS, uno dei filamenti più diffusi. Questa diffusione è dovuta grazie a vari fattori come: il basso costo rispetto agli altri filamenti, la sua difficoltà di stampa bassa, una grande varietà di colori, si scioglie ad una temperatura bassa, non richiede un piano riscaldato e oltre a ciò è un prodotto che non crea odori sgradevoli durante la stampa, ci sono infatti tipi di fili che durante la stampa oltre a creare sgradevoli odori emanano anche sostanze nocive.

Gli svantaggi di questo prodotto sono: è fragile se lo si fa cadere, essendo un prodotto che si scioglie a basse temperature (parliamo di temperature intorno ai 200-210 °C) teme l’eccessivo calore, teme l’umidità.

Questo è quindi un filamento adatto sopratutto ai neofiti della stampa 3D ma anche per stampe di tutti i giorni e per prodotti che non vengono sottoposti a molto stress meccanico.

Filamento in ABS

Scegliere fili per stampante 3D-ABS

L’ABS (acrilonitrile butadiene stirene) è anch’esso uno dei filamenti più diffusi ma indicato per persone che hanno un po’ di esperienza con la stampa 3D.

Così come il PLA anche l’ABS è un tipo di filo che ha un costo relativamente basso, ma rispetto al materiale illustrato prima questo è molto più robusto e resiste sia alla temperatura sia agli altri agenti atmosferici, inoltre si può facilmente rifinire dopo la stampa.

Questo materiale ha comunque una serie di svantaggi che lo rendono non facile da usare: ha un alto ritiro e quindi c’è un alto rischio che non attacchi sul piano durante la stampa, ha bisogno di un’alta temperatura per sciogliersi, richiede un piano riscaldato ed emette odori sgradevoli e dannosi durante la stampa.

L’ABS essendo quindi un materiale resistente è molto indicato per stampare oggetti che dovranno essere sottoposti ad alti stress meccanici. Con questo materiale vengono creati per esempio ingranaggi o anche parti per le stampanti 3D.

Filamento in TPU

Scegliere fili per stampante 3D-TPU

Il TPU (termo plastic urethane) è un filamento con una media difficoltà di stampa.

Come scegliere il filamento per la stampante 3d non è complicato, basta conoscere gli aspetti positivi e negativi di ogni tipologia. I vantaggi di questo tipo di filamento sono che è fatto di un materiale flessibile, è disponibile in vari colori, è molto resistente e non ha ritrazione termica.

Il TPU è comunque un materiale molto costoso (si arriva anche a 90€ al Kg) ed è poco diffuso. La sua elasticità è un grande punto a favore e permette di creare vari oggetti che hanno bisogno proprio di questa caratteristica.

Oltre a questi tre materiali descritti in precedenza ce ne sono molti altri e con l’avanzare del tempo stanno uscendo sempre nuovi materiali con caratteristiche ancor più sorprendenti. Basti pensare a quelli che stampano oggetti simili al legno o i filamenti a fibre di carbonio che hanno la caratteristica di stampare oggetti davvero resistenti e rigidi o quelli conduttivi, che permettono quindi il passaggio di corrente. Insomma, i tipi di filamenti attualmente disponibili sono decine (se non centinaia) e permettono di creare di tutto.

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